La Storia di Lafer

Da oltre mezzo secolo Lafer segna il progresso tecnologico nel settore dei rivestimenti, iniziando il suo viaggio nel lontano 1968 ed evolvendosi attraverso innovazioni e svolte strategiche fino a diventare un leader nei rivestimenti avanzati.

1968

In un caldo pomeriggio dell’agosto 1968, un uomo piantava picchetti in un campo di mais. Il mais era alto, il caldo soffocante e i pochi passanti accaldati si domandavano cosa mai stesse facendo quell’uomo.

ERA L’INIZIO DELLA LAFER. Giuseppe, Cesare e Luigi Parenti.

1968

Negli anni Sessanta il boom edilizio stravolge quello che era il lavoro del ferraiolo nei cantieri edili. La richiesta di ferro per il cemento armato era ormai troppo consistente e si rese necessario concentrare questo tipo di lavorazioni all’interno di stabilimenti dedicati.

Venne fondata nell’agosto del 1968 la Lafer Ferro, azienda attiva ancora oggi nel mercato della lavorazione e commercio di ogni tipo di ferro.

1986

Negli anni Ottanta inizia a svilupparsi su scala globale il mercato dei trattamenti termici sugli acciai.

Lafer decide di scommettere in questo nuovo mercato e l’11 agosto 1986 venne messo in funzione il primo impianto di coating CVD (Chemical Vapour Deposition).

Questo evento segnò ufficialmente la nascita della Lafer Rivestimenti. 

1991

Gli anni Novanta sono per Lafer un decennio di svolta.

La scelta di continuare nel percorso dei rivestimenti CVD viene abbandonata a favore dei rivestimenti PVD (Physical Vapour deposition), tecnologia più versatile e con un vastissimo potenziale applicativo.

Con la messa in funzione del secondo impianto PVD, iniziarono nel 1995 le prime sperimentazioni interne su rivestimenti a base Titanio e Alluminio, che si rivelarono una vera e propria rivoluzione nel settore della dentatura.

1991

1996

Un secondo importante traguardo si raggiunse quando, tra il 1996 e il 1998, Lafer decise di dismettere nel reparto lavaggio tutti gli impianti ad utilizzo di FREON (solvente chimico per la pulizia di pezzi ad alta emissione di gas fluorati) per abbracciare una filosofia eco-sostenibile.

L’impianto utilizzato fino a quel momento fu sostituito con una macchina di lavaggio full automatic, antesignana degli impianti di lavaggio a vuoto utilizzate ancora oggi e installate per la prima volta nel 2000.

1997

Nel 1997 l’azienda partecipò ad un progetto europeo che gli permise di brevettare un nuovo rivestimento studiato e perfezionato internamente, il Superlattice Lafer (SLC).

Nello stesso anno venne installato un impianto di pallinatura automatico per la rimozione di bolle su utensili affilati e residui di trattamenti precedenti. Questo fu il primo passo verso ciò che anni dopo sarà definito come Metodo Lafer, ovvero lo studio approfondito delle superfici da trattare realizzato dal reparto R&D.

2000

Nel 2000 Lafer ha in funzione 8 impianti PVD.

In meno di 10 anni Lafer risulta già essere una delle aziende più avanzate nel mercato dei coating. La competenza e la preparazione dei tecnici del reparto R&D hanno reso possibile dominare strumentazioni e tecnologie all’avanguardia per offrire un servizio sempre più personalizzato.

2008

Dopo i successi ottenuti grazie al Superlattice, nei primi anni 2000 iniziarono nuove sperimentazioni nel campo della tribologia per il perfezionamento di due rivestimenti a base Carbonio.

Tra il 2008 e il 2010 Lafer incrementa il proprio pacchetto di rivestimenti con l’introduzione del CarbonLafer WC/C e del DLC (Diamond Like Carbon).

2020

Da oltre trent’anni Lafer offre un servizio di eccellenza e qualità derivato dal perfezionamento continuo del pacchetto rivestimenti.

Il team di tecnici e ricercatori ha dato vita a un reparto di ingegneria delle superfici che permette di garantire una specializzazione continua nello studio di tutti i parametri che influiscono sulle performance finali.

Con costanza e dedizione Lafer è riuscita a sviluppare 3 famiglie di rivestimenti partendo da un unico comun denominatore.

Oggi Lafer è il centro rivestimenti con la più alta concentrazione di impianti di coating.

2024

Nel 2024, Lafer espande la propria area di produzione aggiungendo 4.000 metri quadrati allo stabilimento esistente per efficientare i processi. In aggiunta, l’azienda completa l’installazione di un impianto fotovoltaico da 1.4 MWp, mirato a ridurre significativamente le emissioni di CO2. Per quantificare questo risparmio, è utile notare che, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, la generazione di 1 MWh di elettricità utilizzando combustibili fossili comporta la produzione di circa 820 kg di anidride carbonica.